"Inserire le scuole paritarie nei parametri del nuovo redditometro toscano è una scelta sbagliata, inopportuna e irragionevole, con nessuna valenza per il reddito delle famiglie" è il commento dei Consiglieri regionali del PdL Stefano Mugnai, Vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali e Giovanni Donzelli, Vicepresidente della Commissione Istruzione, che promettono battaglia in aula."Come ha già detto negli scorsi giorni l'Onorevole del PdL Gabriele Toccafondi, l'iscrizione di un figlio alle scuole non statali non può essere paragonata a yacht, auto di lusso e gioielli. La mossa di Rossi ha un sapore assolutamente discriminatorio, e se in teoria voleva far pagare di più ai ricchi e assicurare maggiori risorse ai soggetti più deboli, nella pratica metterà in ginocchio quelle famiglie che lavorano e si sacrificano per assicurare un'istruzione di qualità ai propri figli. Disincentivare le iscrizioni alle scuole paritarie – spiegano Mugnai e Donzelli – danneggerebbe profondamente l'intero sistema-istruzione, in particolare il settore della scuola dell'infanzia, campo in cui notoriamente il settore pubblico non è capace di dare risposte adeguate ed esaustive ai bisogni delle comunità. E non è secondario il fatto che spesso le scuole paritarie hanno costi inferiori rispetto a quelle comunali. Con questa manovra, Rossi andrà inevitabilmente a colpire non certo le famiglie più abbienti, ma quelle medie, che con enormi sforzi economici scelgono l'istruzione privata per i propri figli. Allora dove stanno i tanto millantati rigore, sobrietà e equità, che il Governatore ha sbandierato in ogni dove, compreso facebook? Che siano soltanto slogan, ai quali ormai ci ha abituato dall'inizio della legislatura? Noi attendiamo fiduciosi che Rossi faccia retromarcia, nel frattempo – concludono Mugnai e Donzelli – promettiamo battaglia in Consiglio per difendere la scuola paritaria e tutte le famiglie che scelgono di usufruirne".
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3 nov 2010
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