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15 mag 2010

UN CODICE ETICO PER IL PDL

PDL: DONZELLI "CON LA GIOVANE ITALIA FAREMO I GENDARMI DELLA POLITICA.
CHIEDEREMO AL PDL DI DARE L'ESEMPIO CON UN CODICE ETICO DI PARTITO"

-BENE MELONI SU ESCLUSIONE DALLA POLITICA DEI CONDANNATI PER CORRUZIONE-

"Sul tema della trasparenza e dell'onestà chi fa politica deve
attenersi a comportamenti ancora più severi e sobri di quanto
consentito dalle leggi." Dichiara Giovanni Donzelli, dirigente
nazionale del PDL e portavoce nazionale della Giovane Italia.
"Ovviamente rimane valida per tutti la presunzione di innocenza fino
all'ultimo grado di giudizio, ma certe ambiguità non sono accettabili
da chi rappresenta le Istituzioni, a prescindere dall'espressione dei
tribunali. Non ci piace sentir parlare di agevolazioni per i familiari
in RAI o di rapporti disinvolti con affaristi di vario livello.
-prosegue Donzelli- Chiederemo in tutti gli organi interni del PDL,
dai
coordinamenti provinciali alla direzione nazionale, che sia il nostro
partito a dare l'esempio: Il PDL deve essere il primo a dotarsi di una
normativa interna più restrittiva rispetto alle leggi vigenti sui temi
della trasparenza e della moralità"
"Ha ragione il Ministro Meloni, presidente della Giovane italia, che
chiede di allontanare dalla vita politica chi ha avuto condanne
passate in giudicato per reati commessi nell'esercizio della propria
funzione pubblica. Credo che potremmo andare anche oltre, proponendo
un vero e proprio decalogo morale da accettare prima di far parte del
PDL, una sorta di codice etico vincolante per l'appartenenza al
partito. A farsi carico di questa campagna politica potranno essere i
nostri giovani che svolgono attività politica nelle scuole, nelle
università e in moltissimi enti locali con passione e disinteresse,
rimettendoci soltanto tempo e soldi. Immagino i ragazzi della Giovane
Italia come i gendarmi della politica nazionale" Conclude Giovanni
Donzelli

PER INFO: 3398620341 Giovanni Donzelli

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